mercoledì 6 giugno 2007

differenti per forza...

Così recita la campagnia pubblicitaria messa a disposizione da Federcasse per le sue oltre 900 BCC (banche di credito cooperativo). Ma dove sta la differenza? Forse proprio nel fatto che mentre le altre banche tentano precipitosamente di riparare agli individualismi e i provincialismi del passato con una ondata di complicate fusioni e integrazioni, le BCC hanno scelto la strada della disgregazione. Proprio nel momento in cui il volonteroso ma fragile presidente Alessandro Azzi proclama la crescita di aree di servizio comuni per fare fronte ai colossi del credito, le potenti casse del trentino e del veneto si dissociano. Da un lato Azzi annuncia un grande futuro per AGRILEASING come nuovo pilastro delle attività corporate delle BCC (v.intervista di pochi giorni fa al Sole 24 Ore), e dall'altro le Casse Rurali Trentine e la BCC del Nord est annunciano accordi con il sistema bancario e assicurativo tedesco, molto più utili in prospettiva dell'internazionalizzazione delle piccole imprese. Un altro pasticcio all'italiana in cui mettere insieme due teste è già difficile figuriamoci 900 piccole banche di provincia. Un'altra occasione persa.

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